de William Fratti – Le spectacle de Davide Livermore ha saputo fare scordare ogni prospettiva negativa. Travolgente, intrigante, ma soprattutto diverso.
1 ottobre 2023. La programmazione di un ennesimo Trovatore subito l’anno successivo a quello fidentino – oltre a un ennesimo Nabucco dopo tanti anni di sopportazione di Nabucchi e Balli in maschera – non faceva sperare bene, ma lo spettacolo di Davide Livermore ha saputo fare scordare ogni prospettiva negativa. Travolgente, intrigante, ma soprattutto diverso, questo Trovatore è costruito in maniera eccellente, a partire da tutto l’impianto – le scene sono di Gio Forma, i video di D-Travail, le luci di Antonio Castro – fino ai singoli gesti e movimenti di tutti gli attori: solisti, coro e i bravissimi mimi. Ben accurati anche i costumi di Anna Verte.
Successo personale per Francesco Ivan Ciampa, alla guida dell’eccellente Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, che siprodiga in una direzione particolarmente intensa e ricca di accenti, molto attento al dinamismo e alla drammaticità verdiana.
Molto bene per il Manrico di Riccardo Massi, tenore dotato di bellissima voce dal timbro tipicamente italiano, morbido e suadente. La sua prova è decisamente migliore rispetto alla precedente Adriana Lecouvreur, ma resta ancora da migliorare la proiezione degli acuti che sembrano restare incastrati a livello del ramo della mandibola.
Bravissima e precisissima la Leonora di Francesca Dotto, che porta in scena un personaggio riuscitissimo, ma soprattutto regala al pubblico una vera interpretazione belcantista, elegante e raffinata.
Altro successo personale per Clémentine Margaine, che sa come ottenere l’effetto. La sua Azucena è emozionante, avvincente, palpitante, pur mancando di omogeneità tra i registri ed eseguendo forse un po’ troppi suoni poco puliti.
Prova insufficiente per il Conte di Giovanni Meoni, previsto per l’ultima recita, qui in sostituzione di Franco Vassallo. Gli acuti fanno molta fatica a salire e i colori sono pressoché assenti.
Roberto Tagliavini è invece uno dei migliori Ferrando a cui si abbia avuto il piacere di assistere e riesce a elevare il suo ruolo a rango di protagonista.
Molto bene anche per la Ines di Carmela López, il Ruiz di Didier Pieri e per il Coro del Teatro Comunale di Bologna guidato da Gea vers Ansini.
Guillaume Fratti
LE TROUBADOUR
Drame lyrique en quatre parties
Libretto di Salvador Cammarano
drame El Trovador d'Antonio García Gutiérrez
Musique par Giuseppe Verdi
Il Conte di Luna Franco Vassallo
Leonora Francesca Dotto
Azucena Clémentine Margaine
Manrico Riccardo Massi
Ferrando Roberto Tagliavini
Ines Carmela López
Ruiz Didier Pieri
Un vecchio zingaro Enrico Picinni Leopardi
Un messo Sandro Pucci
Orchestre du Teatro Comunale de Bologne
Chœur du Teatro Comunale de Bologne
Directeur Francesco Ivan Ciampa
Chef de chœur Gea vers Ansini
Directeur Davide Livermore
Regista collaboratore Carlo Sciaccaluga
Scène Gio Forma
Vidéos D-Travail
Costumes Anna Verte
Lumières Antonio Castro
Foto: Roberto Ricci