Premio OMBRA DELLA SERA a GIUSEPPE SABBATINI e STEFANO PODA a Volterra – news by William Fratti – “Bruno Landi” alla Lirica, a Giuseppe Sabbatini e “Cosimo Daddi” alle Arti Sceniche, a Stefano Poda –
3 agosto 2019. Sullo splendido e suggestivo palcoscenico del Teatro Romano di Volterra, si è conclusa con grande plauso la Cerimonia di consegna dei Premi Ombra della Sera, evento centrale del Festival Internazionale, fondato diciassette anni fa dall’attore e regista Simone Migliorini, che tuttora lo presiede.
La giuria, presieduta da Giovanni Antonucci, composta Vito Bruschini, Maura Catalan, Luca Chiellini, Maria Letizia Compatangelo, Alma Daddario, Paola Dei, Elena D’Elia, Natalia Di Bartolo, Lia Gay, Simone Migliorini, Carmela Piccione, Rainero Schembri, Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Edoardo Siravo, ha assegnato, nelle diverse sezioni previste, il Premio “Fedra Inghirami” Ombra della Sera alla Carriera, a Carlo Simoni; il Premio “Ernestina Fenzi” Ombra della Sera alla Danza, a Luciana Savignano; il Premio “Bruno Landi” Ombra della Sera alla Lirica, a Giuseppe Sabbatini; il Premio “Giovanni Villifranchi” Ombra della Sera alla Drammaturgia, a Furio Bordon; il Premio “Franco Porretti” Ombra della Sera, al volterrano distintosi in Arti e Mestieri, Stefano De Lellis; il Premio “Cosimo Daddi” Ombra della Sera alle Arti Sceniche, a Stefano Poda; il Premio “Nuccio Messina” Ombra della Sera al progetto fotografico editoriale per lo spettacolo ArtSipario – Leggi il palcoscenico, a Tommaso Le Pera e Manfredi Edizioni.La serata è stata presentata da Ubaldo Pantani e Marianella Bargilli.
M° GIUSEPPE SABBATINI
Premio Ombra della sera “Bruno Landi” per la Lirica
(motivazione)
Il curriculum del M° Giuseppe Sabbatini è di grande prestigio. Da primo contrabbasso all’Arena di Verona a soli 24 anni è poi passato allo studio del canto lirico da tenore, intraprendendo una carriera che in breve tempo lo ha portato ad esibirsi nei principali teatri e sale da concerto del mondo, in una sfolgorante carriera.
La sua qualità vocale gli ha concesso un repertorio difficile e spesso poco frequentato, insieme alle opere più note del melodramma italiano: ha amato e ama anche l’Opera francese, nella quale eccelle in Gounod come Faust e soprattutto in Massenet come Werther.
Al ventesimo anno della sua carriera ha deciso, come progettava da sempre, di dedicarsi alla direzione d’orchestra ritirandosi dalle scene come tenore e intraprendendo questa attività di grande impegno. Sua ultima fatica, nel maggio scorso, uno splendido “Così fan tutte” di Mozart al Teatro Peréz Galdos di Las Palmas, isola di Gran Canaria, patria del grande tenore Alfredo Kraus, suo estimatore e mentore.
Si dedica anche all’insegnamento, in particolar modo in Giappone, dove ricopre il ruolo di Direttore didattico dell’Accademia dell’Opera della prestigiosa Suntory Hall di Tokyo, ed in Italia, quale docente della Classe di Canto dell’Accademia privata AIMART in Roma. E’ stato insignito di prestigiosi premi e onorificenze, tra cui quella di Kammersànger (pron. Kammersàngher) dello Staatsoper di Vienna dalla Republica Austriaca.
Le motivazioni del nostro Premio “Ombra della sera Bruno Landi per la Lirica 2019, che questa sera gli assegniamo, dunque, sono state già dette. Il Maestro Giuseppe Sabbatini, Musicista a tutto tondo, “onnivoro” poiché amante anche della buona musica contemporanea, che è tornato ufficialmente a cantare da baritono nel 2018 con una tournée in Giappone, è stato ed è uno dei cantanti lirici più applauditi e apprezzati dalla critica sulle scene internazionali, ma ha anche una marcia in più, che alla Lirica lo lega inscindibilmente ed ancor di più gli rende merito per questo premio: ha vissuto e vive l’Opera oggi anche dal podio: la sua infinita esperienza gli consente una capacità particolare di supporto ai cantanti e una perfetta gestione dei tempi e delle dinamiche orchestrali, colorando di raffinatezza consapevole le proprie esecuzioni e rendendolo uno dei pochi al mondo che abbiano intrapreso e proseguito con successo un tale prestigioso iter musicale.
M° STEFANO PODA
Premio Ombra della sera “Cosimo Daddi” per le Arti Sceniche
(motivazione)
La carriera mondiale del M° Stefano Poda, che dei propri spettacoli d’Opera cura a tutto tondo la regia, la coreografia, la scenografia i costumi e le luci, conta circa un centinaio di produzioni nei teatri più prestigiosi. Ultimo fiore all’occhiello in ordine di tempo la sua produzione dell’opera “Ariane et Barbe-Bleue” di Paul Dukàs al Theatre du Capitole de Toulouse, che gli ha fruttato il 21 giugno scorso il prestigioso Grand Prix “Claude Rostand” della critica Francese per il migliore spettacolo d’Opera del 2019.
Nella sua ricerca di unità estetica e concettuale, il suo lavoro artistico è fondato su un’impronta visionaria e multi-livello bilanciata tra immagini antiche e arte contemporanea. Ha sviluppato un linguaggio in cui musica, scultura, pittura e architettura possono coesistere.
I suoi personaggi sono sempre simbolici, vestiti con abiti da sogno e seguono movimenti coreografici di stilizzata opulenza, che coinvolgono anche gli interpreti.
Traspaiono nei suoi lavori richiami indubbi all’alta moda ed al design, il tutto di un gusto di raffinatezza sapiente, di visionaria capacità di trasposizione onirica e di gran polso registico nel gestire un palcoscenico spesso colmo di una quantità considerevole di persone, tra interpreti, coristi, danzatori e comparse.
Et’ per questo immenso, ispirato, personalissimo lavoro in cui il M° Poda pone a manifesto l’intelligenza, il rigore, la coerenza stilistica al servizio dell’Opera, che gli assegniamo questa sera il Premio Ombra della sera Cosimo Daddi per le Arti Sceniche: nella sua Arte nulla è gratuito e tutto si giustifica sotto un segno, che è riuscito a consolidarsi come marchio estetico proprio. Un segno che è il frutto di una lunga investigazione che si nutre di ampli orizzonti letterari, musicali, filosofici e figurativi e che lo rende uno dei registi più originali dei nostri giorni, ideatore e artefice di spettacoli unici e indimenticabili.
Guillaume Fratti
PHOTOS Sergio Battista e Stefano Fidanzi