SALVATORE PERCACCIOLO dirige NOVECENTO ITALIANO – Concerto del Maestro siciliano al Teatro Massimo Bellini di Catania –
Von Natalia Di Bartolo –
La capacità artistica di un direttore d’orchestra si riconosce anche dalla scelta del programma. Programma inconsueto quello scelto dal Direttore, M° Salvatore Percacciolo al Teatro Massimo Bellini di Catania il 29 aprile 2018, esecuzione prevista nell’ambito della Stagione Sinfonica del teatro etneo.
Il Maestro Percacciolo ha uno spiccato gusto per il sinfonismo, oltre che per l’Opera, e dirigere anche tale genere gli dà modo di esprimersi con la raffinatezza che gli è propria. Dunque è andato a scegliere brani di musicisti poco eseguiti perché spesso soffocati dalla coeva Opera verista, ma che meritano di essere ascoltati e riscoperti: è questo un merito non da poco, che dà un segnale chiaro sulla finezza insita nel gusto del direttore siciliano.
“Novecento italiano”, infatti, si intitolava il concerto, nel quale brillavano tre autori che hanno fatto la storia della musica sinfonica dell’epoca, i cosiddetti appartenenti alla “Generazione dell’Ottanta”, ovvero degli anni ’80 dell’800: Gian Francesco Malipiero, Ildebrando Pizzetti e Alfredo Casella.
L’apertura del concerto è stata dedicata agli splendori sonori, alle suggestioni timbriche ed alla raffinatezza formale della Sinfonia del mare, andante sostenuto, di Gian Francesco Malipiero, che il Maestro Percacciolo ha saputo cogliere in ogni sfumatura evocativa.
Dopo l’intervallo è stata la volta di Ildebrando Pizzetti con il suo Concerto in mi bemolle maggiore per arpa e orchestra classica. Cambio assoluto di ispirazione e tecnica sonora, a gradevole contrasto astratto rispetto al pittorico simbolismo della precedente. Nell’esecuzione solistica ha brillato l’arpista Giuseppina Vergine, che fa parte dell’Orchestra Stabile del teatro catanese. Abilissima la strumentista, che si è saputa districare nelle crudezze sonore e scandite del Pizzetti, in un insieme orchestrale, abilmente calibrato dal M° Percacciolo; il che ha entusiasmato il pubblico e l’ha vista più volte chiamata alla ribalta, anche per un bis: “La Danza del fuoco” di David Watkins.
Terzo ed ultimo gioiello della serata “La Giara”, suite sinfonica per tenore e orchestra di Alfredo Casella, con l’apporto vocale di Rosolino Claudio Cardile. Altro cambio di stile e d’atmosfera, pienamente governato dalla bacchetta del M° Percacciolo. Evocatrice di temi popolari, l’opera del Casella, nata come balletto, è decisamente dotata di grande colore ed ha concluso una serata di gran qualità musicale sotto ogni aspetto, in cui era palese la soddisfazione non solo del pubblico che assiepava il teatro per la serata di replica, ma anche dell’orchestra stessa del Teatro Massimo Bellini.
Gli orchestrali catanesi stimano e apprezzano il Maestro Percacciolo, suonando con piacere diretti da mano così giovane ma nello stesso tempo così abile. E quando gli orchestrali vanno via contenti, non c’è dubbio che il concerto sia stato di alto livello.
Natalia Di Bartolo
PHOTOS Giacomo Orlando