Mozart-Sollima e Morricone Cinema Suites a Catania – Recensione

di Natalia Di Bartolo – Violinista Marco Serino, sul podio il M°. Leonardo Catalanotto al Teatro Massimo Bellini di Catania.


“La musica che proviene dal basso è qualcosa che ha sempre attratto i musicisti, a cominciare da Bach. (…) Io credo che la musica sia un fatto atemporale.” In un’intervista, queste sono le parole del violoncellista e compositore Giovanni Sollima, che, intendendo com’è suo stile, forgiatosi da intima convinzione, che “Mozart si ascoltava con la birra in mano”, su invito della violinista Sonig Tchakerian, nel 2018, al Teatro Olimpico di Vicenza, ha “messo le mani” nei concerti per violino e orchestra di Mozart, creando una serie di nuove cadenze.

In tale forma, dopo una brillante esecuzione dell’Ouverture da “Le nozze di Figaro” dello stesso genio salisburghese, sul podio il Maestro Leonardo Catalanotto, si è scelto a Catania, al Teatro Massimo Bellini, nella première del il 7 giugno 2024, di eseguire il Concerto per violino e orchestra n. 5 in La maggiore K 219 Turkish.

Dunque, se è vero che Mozart non compose alcun concerto per violoncello e orchestra, è pur vero che alla modernità di uno strumento ad arco lo lega la versione del Sollima, interessante ed “invasiva” con classe.

Nella Turchia musicale di Mozart, il Sollima lascia spazio all’invenzione, orientaleggiante nel senso più ampio del termine. Interessante, in particolare, l’anticipazione del tema del Rondò, in una delle “stasi” mozartiane: normalmente si tende ad utilizzarle per improvvisare. Il violoncellista l’ha scritta precedendo la versione originale di Mozart, che viene poi eseguita al momento in cui è stata ideata; dunque cita e anticipa il genio. Il tutto ricco di allargamenti e di resa “modellabile” della musica colta, come congeniale all’autore contemporaneo.

Violinista esecutore della serata il M° Marco Serino, che amando anch’egli il “tutt’uno” della Musica, ha legato la propria presenza a Catania, nella première del 7 giugno 2024, prima al Concerto mozartiano e poi, creando il grande richiamo per il Concerto conclusivo della Stagione Concertistica 2024, all’amatissimo Ennio Morricone, di cui è stato collaboratore ed esecutore al violino fin dal 2000.

La prima parte del Concerto catanese, quindi, è stata dedicata tutta a Mozart, con la “bacchetta gentile” del Maestro Catalanotto, la sua direzione pacata e sicura.

Al suo fianco, anche dopo l’intervallo, fino alla fine, il M° Serino, con la seconda parte dedicata all’Arte del genio Morricone. Il piglio attento del solista; la resa nell’inserimento del “moderno” nel “classico”; il “moderno”, poi, tutto nelle sue corde.

“Morricone Cinema suites” sono ricche di suggestione e di rievocazione di capolavori cinematografici come “Nuovo Cinema Paradiso”, i celebri western, fra cui “C’era una volta il West” e l’ispirata musica di “Mission”. Un insieme composto ed eseguito con gusto, dal quale è stata tratta anche una recente registrazione e che non poteva non ottenere il gradimento del pubblico che affollava il Teatro catanese.

Apprezzati con sentiti applausi anche i diversi bis del Morricone, eseguiti alla fine del Concerto.

Natalia Di Bartolo ©

Foto di Giacomo Orlando ©