Review: BELLINIANA a Catania

 

Review: BELLINIANA a Catania, celebrato il 182° anniversario della morte di Vincenzo Bellini nel Teatro a lui intitolato. 

By Natalia Di Bartolo – 


Vincenzo Bellini era bellissimo, si sa, ma pochi ritratti ne restituiscono degnamente le sembianze delicate e permeate dal genio. Il ritratto inedito eseguito dall’incisore e pittore catanese Francesco Di Bartolo (1826-1913) è uno di questi, ma finora era rimasto praticamente ignoto ai catanesi.

Dunque vederlo campeggiare nelle locandine e nello sfondo del palcoscenico del Teatro Massimo Bellini il 23 settembre 2017, quale immagine identificativa del Bellini Festival, è stata per molti una scoperta, per altri la piacevole riscoperta di una certezza.

Due grandi catanesi che il destino ha voluto si reincontrassero idealmente in occasione del concerto celebrativo del 182° anniversario della morte del musicista nel teatro a lui intitolato, evento a cui era stato dato il titolo suggestivo di “Belliniana”.

Il concerto era promosso e organizzato dal Teatro Massimo Bellini con il sostegno del MiBACT -Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e della Regione Siciliana.

Il pubblico di appassionati, turisti e neofiti ha affollato il teatro, assistendo, invero con molte aspettative, al concerto diretto dal M° Carmen Failla, alla guida dell’orchestra stabile del teatro e del Coro, diretto da Gea Garatti.

L’evento musicale era stato strutturato per celebrare idealmente tutto l’iter della produzione belliniana, cominciando con la sinfonia n.4 in re maggiore/minore, passando poi da la Sonnambula, a il Pirata, a La Straniera, a I Capuleti e i Montecchi e a I Puritani, per concludersi con la celeberrima sinfonia di Norma.

Iter, dunque, né breve né facile, poiché toccava brani molto noti, sia sinfonici che corali, che costituiscono un banco di prova non indifferente per qualsiasi produzione. A maggior ragione se questa venga allestita nel teatro intitolato al Cigno catanese, con grande affluenza di pubblico, pure straniero, costituito anche da molti giovani che si accostavano probabilmente per la prima volta alla grande musica d’Opera.

Siamo certi, allora, che il M° Failla farà tesoro delle improbe difficoltà incontrate, da lei, come da tutti i direttori che si cimentino a dirigere Bellini, nel tenere in pugno contemporaneamente tempi e dinamiche, sezioni orchestrali e percussioni soverchianti, orchestra e coro, che necessitano di polso robusto e di esperienza, non solo di femminile eleganza e di gusto per un Bellini “accelerato” secondo i canoni oggi correnti.

Altrettanto dicasi per il Coro, dal quale, sotto la nuova direzione del M° Garatti, è auspicabile ascoltare appropriati coloriti, adeguato volume e precisione negli attacchi.

Tutto ciò a maggior ragione perché la serata, che ci si augura sia seguita da molte altre sulla stessa scia, ha inteso essere una grande festa in onore di Bellini, ricca giustamente di musica celeberrima e non di raffinatezze d’archivio, in cui pure i suddetti giovani potessero accostarsi alla produzione del genio grazie anche al costo contenuto del biglietto, in un’ottica di sviluppo della musica sul territorio ed apertura agli sponsor privati, fortemente perseguita dalla direzione del teatro catanese.

La qualità conta tanto quanto, se non di più, della quantità ed è questo l’obiettivo a cui si ambisce, coniugando le necessità gestionali con il valore del prodotto offerto al vasto pubblico che s’intende finalmente conquistare alla grande Musica in un grande Teatro di tradizione.

© Natalia Di Bartolo

PHOTOS Giacomo Orlando, Gaetano Di Bartolo