La fille mal gardée al Wiener Staatsoper di Vienna
Review by Neco Verbis ©dibartolocritic
Deliziarsi a Vienna si può anche assistendo ad un Balletto al Wiener Staatsoper. Un’esperienza da sperimentare, anche per uno come me che non ama in particolare i Balletti, soprattuto quelli di repertorio brillante.
Eppure, il 20 gennaio 2017, la magia di un’orchestra come quella del teatro di Vienna, diretta da Simon Hewett e ciò che è accaduto sul palcoscenico non hanno potuto che catturare l’orecchio e l’occhio, se non il cuore addirittura, e metterli al loro servizio, con l’immarcescibile balletto La fille mal gardée, eseguito con la storica coreografia di sir Frederick Ashton del 1960 su musica di Ferdinand Hérold adattata da John Lanchbery dopo la versione del 1828.
https://youtu.be/8r9RHxQwSM0
In tale partitura variegata, come da sempre su musiche di svariati autori, delizia è stato anche discernere tra questi Rossini, con trasposizioni dal Barbiere di Siviglia e Donizetti, con ampi spunti da L’Elisir d’amore
Raramente vista una ballerina della grazia di Natascha Mair, Lisa, impalpabile, senza peso, volante quasi. Straordinario anche l’italiano Davide Dato, Colas e divertente e spiritoso Roman Lazik come Witwe Simone, ruolo buffo en travesti; eccezionale tutto il Corpo di Ballo, che ha donato un’esibizione di grande levatura tecnica e artistica, compresa la celeberrima danza degli zoccoli sulle punte, gialli nella fattispecie. La Scuola del Balletto di Vienna si attesta tra le migliori del mondo.
Un’esperienza decisamente da sperimentare, in attesa del Don Giovanni di Mozart coming soon nel teatro viennese, in una serata di distensione e di grazia tutta da godere.
Neco Verbis ©dibartolocritic
PHOTO and VIDEO © WIENER STAATSOPER