By Luca Gaeta —
CAMILLE CLAUDEL E AUGUSTE RODIN – Una tormentata storia d’amore.
Rodin (1840-1917) riconobbe subito lo straordinario talento della giovanissima Camille Claudel, nata nel 1864, e le affidò nel suo atelier le mansioni di modella e di sbozzatrice.
Camille era molto bella. Camille e Auguste divennero appassionati amanti e si ispirarono a vicenda nel creare immortali capolavori scultorei. Camille spesso realizzava alcune parti (mani e piedi) delle sculture di Rodin.
Rodin diventò sempre più celebre; anche Camille scolpì i suoi capolavori. Per qualche tempo la sua fu una storia d’amore felice.
Nel frattempo lei rimase incinta ed interruppe la gravidanza. Successivamente la loro relazione divenne problematica. Camille aveva sempre sperato di poter finalmente sposare Auguste ed evitare sotterfugi per evitare di rendere scandalosa la loro unione. Ma Rodin non volle sposarla, pur amandola.
I legami artistici fra i due si allentarono senza interrompersi del tutto. Dalla rottura della relazione Camille uscì distrutta. Andò a vivere per conto proprio, affrontando notevoli difficoltà economiche.
Camille non riusciva ad abbandonarsi ad altri rapporti sentendosi, in fondo, ancora legata a Rodin. Cominciò a soffrire di ossessioni: temendo che Rodin volesse impossessarsi delle sue opere, ne distrusse alcune col martello; immaginava anche che egli la facesse spiare per rubarle le idee.
Cominciò ad isolarsi e vivere da sola con i suoi gatti. Le sue condizioni mentali peggiorarono. La sua famiglia non mostrò alcuna comprensione. Il fratello Paul, che si era frattanto convertito al cristianesimo, la bollò come peccatrice. Nel 1913, morto il padre, fu internata in manicomio, dove rimase rinchiusa per trent’anni fino alla morte, avvenuta nel 1943.
Luca Gaeta