By Natalia Di Bartolo–
Following English translation–
Il Maestro Giuseppe Sabbatini, tenore di fama internazionale, ritiratosi dalla carriera sette anni fa, per progetto di vita si è dedicato alla Direzione d’Orchestra: la Musica è la sua linfa, il suo nutrimento intellettuale e culturale, l’espressione della sua personalità e della sua sempre rinnovata vitalità di raffinatissimo Musicista, dai gusti onnivori.
Adesso dirige con emozione e gioia anche le opere che ha interpretato cantando sul palcoscenico.
Il Teatro è la sua casa, in giro per il mondo…e lo incontro in Italia al ritorno dalla sua ultima fatica.
In scena l’Elisir d’Amore di Gaetano Donizetti, il 9 novembre 2014, in Giappone nel grande Teatro di Yokosuka, che quest’anno festeggia i 20 anni dall’inaugurazione.
Maestro Sabbatini, lei si dichiara sempre “felice” quando si trova in Giappone…
Sì, è vero…Mi trovo bene in Giappone, ho debuttato lì, lì ho iniziato la mia carriera di tenore, mi ritrovo tra gente che mi stima moltissimo, che mi vuole molto bene e che risponde al meglio delle proprie possibilità alle mie aspettative didattiche e musicali in genere. Il tutto è ricambiato.
Quale ruolo riveste al momento come musicista nel Paese del Sol Levante?
Sono Direttore Didattico della Suntory Hall Opera Academy, dove insegno Canto. Quest’anno finiamo il secondo biennio: questo è il 4° anno accademico, il 2014-2015: abbiamo iniziato nel 2011.
Anima ideatrice dell’Accademia è stata la signora Keiko Manabe, che continua a sostenerci con la propria profonda competenza artistico-manageriale.
Come si svolge la sua attività e quella dell’Accademia in generale e nel mettere in scena questi spettacoli, di cui quest’anno l’Elisir d’amore è il fiore all’occhiello? Nemorino è stato una tappa importante nella sua carriera…
Sì, Elisir, quest’anno: Nemorino è stato un personaggio che ho interpretato molte volte…
Lo abbiamo rappresentato nel Teatro di Yokosuka: io ci ho cantato Romeo et Juliette di Gounod nell’ottobre del 2003 e l’anno scorso vi abbiamo messo in scena Così fan tutte di Mozart, sempre con allievi ed ex allievi dell’Academy.
Per quanto riguarda l’Accademia, tutto il corpo insegnante ha un grosso peso specifico al suo interno: ho quattro assistenti/colleghi tra i migliori insegnanti di Canto nelle Università di Tokyo e una che è pianista di chiara fama ed insegna agli allievi pianisti Accompagnamento pianistico (abbiamo anche una sezione di Korrepetitor per allievi pianisti).
In tutto siamo in sei insegnanti, anche con competenze e specializzazioni diverse (Belcanto, Barocco, Repertorio Tedesco, Francese, Verismo). A pieno beneficio dei ragazzi che studiano e possono trarre il meglio.
Oltretutto questa Accademia è tutta sovvenzionata dalla Suntory, grande azienda giapponese, ma senza neanche uno yen di esborso da parte dei ragazzi! Per loro i due anni di studio con noi sono totalmente gratuiti. Questo è un dato di fatto di estrema importanza per noi.
Quanto alle rappresentazioni in seno all’Accademia stessa, cerchiamo di mettere in scena un titolo che possa andar bene per i nostri ex allievi o allievi che stanno frequentando, ma già meritevoli. Per i ruoli vacanti facciamo delle audizioni.
Da maggio io inizio a lavorarci musicalmente per una decina di giorni…Si monta tutta l’opera e un mese circa prima della recita ci si vede per assemblare il tutto, dato che in Giappone gli interpreti e il coro lavorano separatamente anche con la regista, Michiko Taguchi.
Un braccio destro in gamba!
Assolutamente! Regia, scene e costumi. La signora Taguchi vive da 40 anni in Italia…ha studiato canto ed è l’interprete di lingua giapponese preferita del M.° Muti. Conosce le parti di tutti a memoria, è straordinaria.
Teniamo tantissimo a far lavorare i ragazzi in un contesto “tradizionale” senza troppe distorsioni interpretative ma approfondendo tutto quello che è il “reale”, il “vero”…avranno tempo di stravolgere i loro personaggi!
Picasso iniziò con dei disegni incredibilmente reali per arrivare, da grande qual era, dopo un lungo percorso, a Guernica!
L’ambientazione, poi, è decisamente “essenziale”.
L’iter del lavoro?
Seguiamo la struttura organizzativa prestabilita: quest’anno si è lavorato come lo scorso anno: abbiamo messo insieme, in preordinate ore di prove, prima il 1° atto e poi, a rotazione, il 2° atto. E’ seguita la prova generale.
E i giovani dell’Accademia come rispondono?
Ah, riguardo a loro sono davvero molto soddisfatto e orgoglioso.
Il soprano Yuko Sato, che ha interpretato il ruolo di Adina, ha avuto il Diploma di merito della nostra Accademia nel 2012, primo biennio dell’”era Sabbatini”.
Molto bene l’Adina…molto!!! Bel fraseggio e padronanza dello strumento: molto interessante.
Katsuhiko Nakashima è stato Nemorino: la Furtiva lagrima è stato un vero cesello…sia da parte mia che del tenore che, sia pur possedendo misurata potenza vocale, ha grande gusto…si sente che canta molto barocco…e, seppur piccolino, ha un’ottima presenza scenica.
Anche il fagotto ha suonato l’introduzione da dio: onore al merito della strumentista.
Toru Kaku ha interpretato Belcore; è un baritono chiaro che si produce in una intensa attività cameristica (si sta specializzando in liederistica tedesca): ha fatto molto bene e lo stesso Giannetta, Taeko Shimizu, diplomata nel 2012 insieme a Yuko Sato nel 1° biennio con me Direttore Didattico.
E poi Dulcamara, Hideya Masuhara…mattatore della serata. Ha una grandissima presenza scenica…vocalmente ben messo e ottima pronuncia. D’altronde ha studiato a Parma, per 4 anni, al Conservatorio.
Bravi, davvero bravi tutti i solisti!
E il Coro?
Altra soddisfazione!
Il Suntory Hall Opera Academy Chorus è il nostro vanto perchè, composto da sedici coristi, è formato, per il 60% da studenti ed ex studenti dell’Accademia…quindi questi ragazzi hanno fatto anche un’importantissima esperienza come artisti del coro, mentre stanno studiando da solisti con me e i miei assistenti/colleghi.
E del Direttore d’Orchestra Sabbatini cosa pensa?
Di lui…che dire? Che è sempre attento alle indicazioni della partitura e che ama colorare i suoni con il significato delle parole… Anche quando è alla guida della Suntory Hall Chamber Opera Academy Orchestra.
Intendevo della direzione d’orchestra…
Beh, quanto a questo, rispettando la partitura nei minimi dettagli, ne ho “teatralizzato” le indicazioni!
In che senso?
In partitura ci sono moltissime “corone” che non avrebbero affatto senso, musicalmente parlando, se non interpretate come attese di una qualche azione scenica.Abbiamo, con la regista, tentato di sfruttarle e di valorizzarle!
Ovviamente Elisir rimane sempre un “melodramma giocoso”, ma con un modo particolare di commentare con l’orchestra le frasi dei solisti, specie quando ci sono delle frasi inframezzate da omoritmia da parte di tutta l’orchestra. Io ho allungato delle pause…in altri casi ho rallentato o accelerato queste omoritmie (io le chiamo così).
Cerco di spiegare a parole: ci sono momenti, come il duetto Nemorino/Belcore, in cui l’orchestra suona tutta insieme lo stesso ritmo: per esempio da quando Nemorino canta “ Venti scudi?” – Belcore: “Su due piedi” – Nemorino: “Ebben vada: li prepara”… etc. …
Oppure, meglio, nel momento in cui Dulcamara canta: “Ho qua una canzonetta” – (orchestra) – ”di fresco data fuori” – (orchestra) – “vivace, graziosa” – (Orchestra) – “che gusto vi può dar!
Le prime due frasi sono rimaste uguali, ma la terza (“vivace e graziosa”) l’ho fatta suonare più veloce e con arrivo staccato, quindi anche difficile tecnicamente per un direttore!
Dunque ha “governato” la partitura in maniera personale e originale: filologicamente molto intraprendente. Ma che ne penserebbe Donizetti?
Io credo che ne sarebbe contento! Sono 182 anni che ciascuno dice la propria…anch’io ho voluto dire la mia…E’ più facile eseguirla come si è sempre sentita, ma così mi sembra più simpatica, diversa e fresca!
Non se ne può dubitare! Il pubblico ha risposto all’insieme dello spettacolo con applausi sentiti e calorosi.
Sì, un bel pubblico, al quale veniva raccontata dettagliatamente la trama prima di ogni atto dal “Navigator” Satoshi Asaoka.
E’ stato un bel successo per tutti: sono soddisfatto di tutto l’insieme, compresa la risposta del pubblico.
Grazie Maestro Sabbatini per la sua ben nota schiettezza e le sue dettagliate spiegazioni, anche tecniche. Si attende con impazienza di ascoltarla dal vivo.
Inevitabile la curiosità…
© Natalia Di Bartolo
PHOTOS: © Yokosuka Arts Theatre, © Natalia Di Bartolo
>>>English translation
Maestro Giuseppe Sabbatini, a tenor of international fame, retired from his active career seven years ago, now dedicates himself to conducting: music is his blood flow, his cultural and intellectual nourishment, the expression of his personality and his constantly renewed vitality of refined musician, of various tastes. Now he directs with excitement and joy the musical works that once he was singing on stage.
In a theater he feels at home, around the world … and I meet him in Italy after returning from his last project- conducting L’Elisir d’amore by Gaetano Donizetti, November 9, 2014, in the great Yokosuka Theatre, Japan, which this year celebrates the 20th anniversary of the inauguration.
Maestro Sabbatini, you always claim to be “happy”, while being in Japan …
Yes, it’s true … I feel well in Japan, I made my debut there, there I started my career as a tenor; I find myself among people who appreciate me greatly, people that respect me and that respond in the highest level to my musical expectations, also in teaching.
Everything is well received.
What is your role at the time as a musician in the Land of the Rising Sun?
I am a Director of Studies at Suntory Hall Opera Academy, where I teach Singing. 2014-2015 is the 4th academic year, each course including two years of study: we started in 2011. Soul creator of the Academy is Mrs. Keiko Manabe, providing continues support for all of us, using her great talent of an artistic manager.
How does the Academy operate in general and how does it work, putting on stage these events, including L’Elisir d’Amore- this year’s big achievement? Nemorino was an important role in your career …
Yes, L’Elisir, this year…Nemorino is a character that I sang many times.
We did a performance in the Theatre of Yokosuka: I sang there Gounod’s Romeo et Juliette in October 2003; last year we made there a production of Mozart’s Così fan tutte, always with students of the Academy.
As for the Academy, all the teaching staff is at a really high level: I have four assistants/colleagues among the best teachers of singing at the Tokyo’s Universities; a renowned pianist teaches piano accompaniment to the students (we have also a Korrepetitor section for pianist students).
Altogether there are six teachers, with different skills and specializations (Bel Canto, Baroque, German and French Repertoires, Verismo).
It is a great benefit for the boys and girls that study; they are getting the best possible. By the way this Academy is all sponsored by Suntory, important Japanese company, without even one yen disbursement from the students! For them, the two years course of studying with us is totally for free. This is an extremely important fact for us.
As for the performances within the Academy itself, we try to put on stage a title that will be useful for the artistic and musical development of our already graduated, also actual, advanced students. For vacant roles we do casting.
In May I started working on the music… We mount all the work; about a month before the performance we start building everything together; in Japan the performers and the chorus work separately also with the stage director, Michiko Taguchi.
A really great help!
Absolutely! Stage direction, sets and costumes. Ms. Taguchi lives in Italy for the past 40 years … she studied Lyric singing and is the preferred Japanese language’s interpreter for Maestro Muti. She knows all the parts by heart, and is extraordinary.
We like very much to work with the students in a “traditional” way, without too much dwelling on the interpretation, but going in deep for all that is “real”… They will have time to work and change the characters of the roles! Picasso began with incredibly real drawings, as great as he was, and arrived to Guernica after a long journey!
The settings, then, are absolutely “essential.”
The procedure of work?
According to the organization, this year, as last year of the study, we did orchestra rehearsals of the 1st act on the first day and 2nd in the second day.
The general rehearsal followed.
And the young of the Academy? How do they respond?
Oh, for them I’m really very happy, and proud.
The soprano Yuko Sato, who sang the role of Adina, had the Honour Diploma of our Academy in 2012, the first two years of ”Sabbatini’s era”. Adina … very, very good! Beautiful phrasing and control of the voice: very interesting.
Katsuhiko Nakashima was Nemorino: the Furtiva lagrima was a real jewell … the tenor, although possessing limited vocal power, has a great musical taste … one can hear that he sings baroque style … and singing, has a great stage presence. The bassoon player from the orchestra, also, played the introduction very, very well.
Toru Kaku sang Belcore; a light baritone that is constantly singing chamber music (specializing in German Lieder); he did very well, as well as Giannetta, Taeko Shimizu- she graduated in 2012, together with Yuko Sato, during the 1st period of my teaching at the Academy.
And then Dulcamara, Hideya Masuhara … the protagonist of the evening. He has a great stage presence … well put and with excellent vocal pronunciation. He studied in Parma, for four years, at the Conservatory of Parma.
Well done, really bravi, all the soloists!
The chorus?
Another satisfaction! The Suntory Hall Academy Opera Chorus is our pride because the group included sixteen singers, and 60% of them were students and former students of the Academy… these guys had the great opportunity to have the experience of singing in a choir, while at the same time, as soloists, they are studying with me and my assistants/colleagues.
And the Conductor Sabbatini? What do you think?
What can I say about him? That he is always attentive to the details in the score and loves to color the music regarding the meaning of the words…even when he’s conducting the Suntory Hall Chamber Opera Orchestra Academy.
I meant, about his conducting?
Well, for that I can say- respecting the score in every little detail, I “dramatized” the indications!
In what way?
In the score there are many “crowns” that would not have sense musically, if not interpreted them as a part of some action on stage. Me, together with the stage director, tried to exploit and enhance them!
L’Elisir of course it is still a “melodramma giocoso”, with a particular way of the orchestra “commenting” the phrases of the soloists, especially when there are phrases interspersed with homorhythm by the whole orchestra. I did ask for extended breaks in some cases … I slowed down or accelerated these “omoritmie” (it’s what I call them).
I try to explain the words: there are times, such as Nemorino/Belcore duet , where the orchestra plays all together the same rhythm, for example when Nemorino sings “Venti scudi?” – Belcore: “Su due piedi” – Nemorino “Ebben vada: li prepara” … etc. … Or, rather, when Dulcamara sings: “Ho qui una canzonetta”- (orchestra) -” di fresco data fuori’ – (orchestra) – “vivace, graziosa” – (orchestra) – “che gusto vi può dar!”
The first two sentences are the same, but the third (“vivace e graziosa”) I asked to be played faster and staccato at the end.
So you “ruled” the score in a personal and original philological and very resourceful way.
But what would Donizetti think?
I think he would’ve been content! For already 182 years everyone tells their own version…I wanted to tell mine… in this way to me the opera seems different and fresh!
The audience responded with big and warm applause.
Yes, it was a good audience. The “Navigator” Satoshi Asaoka was telling in detail the story before the beginning of each act. It was a big success for everybody: I am satisfied with everything together, including the warm response of the public.
Thank you, Maestro Sabbatini for your well-known frankness and your detailed explanations. We look forward to hear you live!
Inevitable curiosity …
© Natalia Di Bartolo
PHOTOS: © Yokosuka Arts Theatre, © Natalia Di Bartolo