L’OMBRA DELLA SERA di Volterra e il suo Premio Teatrale 2019

L’OMBRA DELLA SERA di Volterra e il suo Premio Teatrale 2019 – by Neco Verbis – il Premio viene assegnato a varie tipologie di artisti e studiosi di Teatro –


L’Ombra della Sera è una statuetta votiva proveniente dall‘antica città etrusca di Velathri ed è conservata nel Museo Guarnacci di Volterra (PI).

Possiede alcune caratteristiche che la rendono unica nel panorama, piuttosto ricco, della scultura votiva in bronzo del III – II secolo a.C. E’ una figura maschile nuda, allungata in maniera esasperata in tutto il corpo, tranne che nella testa, che mantiene le giuste proporzioni. Pare che si tratti di una sorta di “monumento in miniatura”, dato che riproduce con accuratezza le fattezze del volto.

L’opera d’Arte etrusca è divenuta l‘emblema della città toscana di Volterra per il suo valore storico e la sua filiforme eleganza, tant’è che, ammirandola, ci si meraviglia di sapere che l’originale sia stato prodotto circa 2300 anni fa: la sua modernità, a cui Giacometti si ispirò, è sbalorditiva ed il suo ritrovamento perfino misterioso.

Attorno ad essa, quindi, sono nate storie popolari, ma anche ricerche di valenza storico-scientifica. Una fonte che sfiora la leggenda, narra di un contadino che, nel 1879 trovò, per caso, la statuetta e la usò come attizzatoio, e di un archeologo francese, Henry Polsen, che, rifugiandosi durante una bufera nella sua casupola, gliela vide usare in tal modo, ne intuì l’importanza e sollecitò l’uomo a consegnarla al Museo della città, dove tutt’oggi la possiamo ammirare.

Ma la statuetta prosegue la sua storia, ponendosi poi addirittura all’attenzione del poeta Gabriele D‘Annunzio, che, si dice, le diede proprio lui il nome di “Ombra della Sera”, poiché, nel guardarla, gli venivano alla mente le lunghe ombre del tramonto. In effetti, tale importante reperto archeologico ha una sua indubbia valenza artistica, dovuta non solo alla sua estrema stilizzazione, ma anche ad un’esecuzione di mirabile fattura.

Però l’”Ombra della sera” non solo dà lustro a Volterra come tesoro artistico dell’antica Etruria, ma è assurta a simbolo di professionalità, ingegno, inventiva dell’Arte del Teatro. Infatti, una sua copia è divenuta il “trofeo” di un prestigioso premio Teatrale, messo in atto nell’ambito del Festival internazionale del Teatro Romano di Volterra “Il verso, l’afflato, il canto”, fondato da Simone Migliorini. Il premio teatrale, che s’intitola proprio “OMBRA DELLA SERA”, viene assegnato annualmente a varie tipologie di artisti e studiosi di Teatro meritevoli di tale prestigioso riconoscimento; e i premi “Ombra della sera” sono intitolati a personaggi illustri nativi di Volterra, che si sono distinti nel secoli per la loro attività “in favore” o “per” o “nel” grande Teatro.

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Nell’edizione di quest’anno 2019, la XVII, i premi sono stati assegnati come sempre nelle diverse sezioni previste: il Premio “Fedra Inghirami” Ombra della Sera alla Carriera, a Carlo Simoni; il Premio “Ernestina Fenzi” Ombra della Sera alla Danza, a Luciana Savignano; il Premio “Cosimo Daddi” Ombra della Sera alle Arti Sceniche, a Stefano Poda: il Premio “Bruno Landi” Ombra della Sera alla Lirica, a Giuseppe Sabbatini; il Premio “Giovanni Villifranchi” Ombra della Sera alla Drammaturgia, a Furio Bordon; il Premio “Franco Porretti” Ombra della Sera, al volterrano distintosi in Arti e Mestieri, Stefano De Lellis; ; il Premio “Nuccio Messina” Ombra della Sera al progetto fotografico editoriale per lo spettacolo ArtSipario – Leggi il palcoscenico, a Stefano De Lellis e Manfredi Edizioni.

La Giuria, presieduta da Giovanni Antonucci, è composta da Vito Bruschini, Maura Catalan, Luca Chiellini, Maria Letizia Compatangelo, Alma Daddario, Paola Dei, Elena D’Elia, Natalia Di Bartolo, Lia Gay, Simone Migliorini, Carmela Piccione, Rainero Schembri, Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Edoardo Siravo.

La regia della serata è stata curata da Vito Bruschini, la conduzione da Ubaldo Pantani e Marianella Bargilli.

Presenti il sindaco di Volterra Giacomo Santi, Roberto Pepi, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, da sempre “mecenate” e grande sostenitrice del Festival, Viola Luti, Assessore all’Istruzione e al Turismo del Comune di Volterra, Marc Ceccaldi, Directeur régional des Affairs Culturelles de la Région Provence-Alpes-Côte D’Azur, a Volterra per la Prima nazionale “Rosso Pasolini” e un folto pubblico di personalità dell’Arte e della Cultura e di appassionati di teatro.

Neco Verbis

PHOTOS Stefano Fidanzi,  GIAN Volterra, Sergio Battista