Henry Moore in Mostra alle Terme di Diocleziano a Roma

By Neco Verbis —


Dal 24 settembre 2015 al 10 gennaio 2016, alle Terme di Diocleziano sarà visitabile una mostra monografica dedicata a Henry Moore, l’artista britannico che nel Novecento contribuì a definire nuovi canoni per la scultura.
Henry Spencer Moore (Castleford, 30 luglio 1898 – Much Hadham, 31 agosto 1986), figlio di un ingegnere minerario, divenne famoso per le sue opere astratte in bronzo di grandi dimensioni e per le sue sculture squadrate in marmo.
Lo scultore Henry Moore
Durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale da parte dei tedeschi, Moore come molti dei suoi concittadini londinesi, era solito rifugiarsi nelle stazioni della metropolitana. Da qui trasse ispirazione per molte delle sue opere che lo resero famoso. Il suo stile influenzato dall’arte primitiva e tribale rompe con i canoni classici tradizionali.
Henry Moore amava ispirarsi al corpo umano. Le sue statue rappresentano corpi primitivi e deformati, spesso dalle lunghe membra innaturalmente distese ma dinamiche nei gioco dei movimenti. Spesso raffigurano donne, simbolo di fertilità, o figure supine che sottolineano come l’uomo appartenga alla natura. Questo tema è stato interpretato come un segno di speranza e di fede nell’umanità, messaggio positivo che ha contribuito al successo di cui l’artista ha goduto dopo la Seconda guerra mondiale.
A vent’anni dall’ultima mostra italiana dedicata al grande scultore, il 24 settembre inaugura alle Terme di Diocleziano un’esposizione monografica con una serie di 75 opere.

Promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo, dal Museo Nazionale Romano e dall’Area archeologica di Roma, la mostra è stata concepita in collaborazione con la casa editrice Electa e con la Tate, che detiene una delle più importanti collezioni di opere di Henry Moore datate dagli anni Venti ai Settanta, alla quale l’artista stesso contribuì con una donazione.

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A cura di Chris Stephens e Davide Colombo, l’esposizione presenta una selezione di sculture, assieme a disegni, acquerelli e stampe, allestiti  in aree che esplorano diversi temi – quali l’età moderna, la guerra e la pace – e i soggetti più noti, come la figura femminile distesa o la madre con figlio, di cui Moore realizzò molteplici versioni.
La mostra si focalizza anche sulle sculture destinate agli spazi pubblici, che nelle Grandi Aule delle Terme di Diocleziano trovano una collocazione consona alla loro monumentalità.

Sino al 10 gennaio 2016, Henry Moore offre al pubblico una panoramica ampia sulla tecnica, sul vocabolario di forme e figure dell’artista, ma anche sul suo rifiuto della concezione classica della scultura nella lavorazione dei materiali e nel trattamento dei vuoti, che nelle sue opere assumono la stessa dignità delle masse piene, determinando così un’inclusione dello spazio esterno nella materia scultorea.

 

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